IL PIGNETO E IL NEOREALISMO
Via Montecuccoli – Piazzale Prenestino – Parrocchia di Sant’Elena – Via Fanfulla da Lodi – Via Ettore Giovenale – Via Casilina – Via Carlo Errera – Via Leonardo Bufalini
Il Pigneto è un quartiere che si estende tra la Porta Maggiore e le due vie consolari Casilina e Prenestina che si è sviluppato a partire dagli anni Venti-Trenta senza un preciso piano urbanistico, lungo l’omonima strada, una via tortuosa che dalla zona di Porta Maggiore arrivava fino a Via dell’Acqua Bullicante. Nel dopoguerra accanto ai palazzetti bassi di carattere popolare degli anni ’20-30, sono stati realizzati grandi edifici che hanno fortemente modificato il tessuto urbano del quartiere
La zona dei villini vanta uno dei più begli esempi di edilizia popolare a Roma, che la compagnia Termini ha fatto realizzare per i ferrovieri. E’ molto suggestivo passeggiare nelle strade dei villini e lasciare scorrere lo sguardo tra le decorazioni liberty delle facciate dei palazzetti circondati da giardini.
Il quartiere nasce, quindi, come zona popolare abitata da ferrovieri, tranvieri e operai.
Non è un caso che molti registi, nella stagione del Neorealismo abbiano scelto le strade del Pigneto per ambientare alcune scene di film che sono entrate a far parte della storia del cinema italiano.
E’ in Via Raimondo Montecuccoli, nei pressi di Piazzale Prenestino che Roberto Rossellini ha girato una delle scene più strazianti di Roma Città aperta, dove Pina, interpretata da un’indimenticabile Anna Magnani, viene barbaramente uccisa a colpi di mitra sotto gli occhi del figlio. Altre scene del film sono ambientate anche nel cortile della Parrocchia di Sant’Elena, di cui era parroco Aldo Fabrizi e lungo la Circonvallazione Casilina.
E’ sempre nei pressi di piazzale Prenestino che Pietro Germi ha girato gli esterni de Il ferroviere (1955).
Ma è soprattutto Pasolini, che nelle borgate di periferia della Roma del dopoguerra cercava un’umanità autentica, a ambientare numerose scene dell’Accattone nelle strade degradate del Pigneto. La casa dell’accattone era in via Ettore Giovenale, mentre i palazzi inquadrati quando si reca al lavoro sono lungo la via Casilina. Nel film si intravedono anche gli edifici di via Carlo Errera e via Leonardo Bufalini. All’angolo tra via del Pigneto e via Fanfulla da Lodi ha girato la scena della fiaschetteria dove l’accattone beve con i napoletani e dove, successivamente, incontra Balilla e Cartagine.
Il Pigneto negli ultimissimi anni ha conosciuto profonde trasformazioni, i numerosi locali aperti, in particolare lungo l’isola pedonale, la presenza di molti intellettuali, registi e artisti che vi risiedono ne hanno fatto uno dei quartieri ‘cult’ della capitale, noi vi abitiamo, lo viviamo speriamo che il quartiere non perda la sua autenticità ma continui ad arricchirsi di energie costruttive!
SAPEVI CHE?
Sembra che Pasolini e la troupe si riposassero tra una ripresa e l’altra al Bar Necci che si trova all’angolo tra via Fanfulla da Lodi e via Braccio da Montone. Oggi il locale, completamente rinnovato è uno dei luoghi più frequentati del Pigneto.